Pattaya Dreaming.

Fondamentalmente tranne qualche rarissima eccezione le donne son tutte troie, a Pattaya intendo, la capitale mondiale del turismo depravato. In questa rappresentazione terrena del girone dei lussuriosi incontro il losco Mario, di Cuneo, dove pensavo la gente ci facesse solo il militare. Ha una figlia qui e da quattro anni un bar di ragazze – ce ne sono un milione, tutti uguali – vicino al mio hotel. Ha fatto le dieci del mattino ieri sera: cose che non puó raccontare. Gli gocciola il naso. Sono centinaia gli italiani qui, in qualche modo lavorano, fanno festa, e sesso come io fumo sigarette al mentolo, di continuo, senza gusto, per la nicotina.

Gli piace una tipina, al Mario, una che balla al palo del bar accanto, é minuta, caruccia e birichina. Lui la vuole ma lei fa la difficile. Me ne vado, e toh, chi l’avrebbe detto mai, lei mi fa l’occhiolino. La incontro poi per puro caso, alle tre del mattino, in una discoteca, di quelle per tutti. Dice: il tuo amico mi dá cinquanta euro per bum bum, ma io non mi piace lui, io mi piace te, mi dai 50 euro, long time? No. 35? Ok. Ballo con lei per un po’, fa la gattina, non le si deve insegnare niente di certo, passa un’ora poi le dico come stanno veramente le cose: mostrami la id carina. A casa, l’ho lasciata a casa. Ah sí? Sorry baby, no id, no bum bum, e la lascio lí a tenermi il broncio a vita. Ha diciassett’anni e lo sapevo fin da subito, volevo solo farle perdere del tempo, servisse a qualcosa. Abita dalle mie parti, la sera dopo la vedo mano nella mano con un baldo quarantenne inglese, comincia il senso di nausea, poi con un piccoletto moretto, ieri con un tizio dagli occhiali da sole ridicoli. Avanti cosí e tempo che ha vent’anni ne ha visti 700. Sono 14 autobus colmi. Ci vuole stomaco e il mio non é dei migliori. C’é a ballare pure la Mr. T lady, quanto la vorrei, con la cresta e i tribali a lametta in testa, ma é colonia britannica pure lei, maledetti trincabirra. Mi concedo allora l’errore di trovarmi la fidanzatina, non che la cercassi, la prima tizia a caso del locale, la piú carina che potessi trovare quella sera, ma una delle poche a non amare di mestiere, almeno non me.

La sera dopo ancora c’é qualcosa che mi rimescola, una sensazione di calore piú tropicale del normale. Alle quattro del mattino, giusto per mandar giú l’insonnia, me ne vado a fare un giro, senza un soldo in tasca. Il mio vicino di stanza ha la porta aperta, é un russo, avrá vent’anni, é con due tipe dall’aria poco sveglia. Per strada a quell’ora solo trans, sono i piú collosi. Mostro il portafogli vuoto, loro si offrono di venire nella mia stanza gratis, credo a tramortirmi e portarmi via tutto.

La sfiga di essere nella capitale mondiale delle donnine e trovare ragazza seria e gelosa. La sfiga di essere nella capitale mondiale delle donnine e finire preda tardiva del cibo avariato cambogiano. La benedizione di vedere entrare nella tua stanza, brezza tra i deliri della febbre altissima, la prima delle suddette sfighe che per tre giorni si prende cura di te, come fossi il suo bimbo malato, ti porta il cibo, le medicine, ti guida all’ospedale, asciuga i sudori, ti mostra il porto tra i miraggi. Ha trascurato il lavoro al negozio e ogni altra faccenda per starmi accanto, la cara Nuch, senza chiedermi nulla in cambio e l’ho amata per questo, l’ho amata sí. A sopravvivere da solo in qualche modo ce l’avrei fatta di certo, ma cosa sto qui a spiegare. Mai perderó questo ricordo, forse un giorno il dubbio d’aver fatto bene a lasciare che le nostre strade andassero in luoghi diversi, all’aeroporto di Bangkok, ma il ricordo mai.

Per quando…

Per quando ti prende quell’irresistibile voglia di Karaoke

Per quando ti prende quell’irresistibile voglia di free blowjobs…

Per quando ti prende quell’irresistibile voglia di prenderlo…

 

Per quando ti senti un po’ giú, dopo tutti quei blowjobs.

Fasción:

Eroi per un’epoca dalle idee confuse.

Narcisismi:

Come dicono a Praga: meditace.

Foto pretesto per ritrarre splendide fanciulle:

Addio dolcezza.

 

 

 

7 thoughts on “Pattaya Dreaming.

  1. domande:

    perché nn sei abbronzato?
    perché le ciabatte???
    cos’è quel pisello mangereccio?
    trovi una che ti vede al tuo peggio e nn batte ciglio e tu la scarichi?

    • risposte:

      SONO abbronzato, il che la dice lunga
      le ciabatte si tolgono dentro i templi, non nei loro cortili
      é una banana alla milanese
      son marinaio e non posso metter radici, ne devo pagare il prezzo

      • sì ma io intendevo che ogni forma di ciabatta (per lo meno maschile) dovrebbe essere vietata, ecco.

    • per favore, di’ alla tua amica lassú che la vita va vissuta in infradito.
      innamorarmi non mi succede dall’82, la figliola non é il mio tipo, pur avendo le sue indubbie qualitá. dove vado nelle prossime puntate…

    • cercavo solo di dare delle dritte aggratis. tsk. non vi rendete conto della fortuna di avere una lettrice così attenta e professionale…

      fuuufiiiiiifuuuuuu

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