Bla Bla Man

La donna Thai interessata alla sicurezza finanziaria – e non c’é nulla di male, figli dei fotoromanzi – alla sicurezza dicevo che facilmente un marito occidentale puó offrire, sia essa una professionista dell’ammore o mmeno, passa grande parte del proprio tempo a gestire su innumeri piattaforme internettiche le proprie reti relazionali, vuoi mai che ne salti fuori qualcosa di buono. Facciabook, scaip, o scaipe, o scaipi, quel che é, Camfrog no perché ci son quelli col cazzo di fuori, tutti gli altri, la signorina invariabilmente riceve, neppure lei sa da dove, almeno una richiesta di contatto al giorno, dalla solita massa di grassi calvi giovani o vecchiardi come pure da quel tipo di uomini, non so come definirli, quel tipo di uomini… quel tipo di uomini che tanto vorrei non esistessero. Parlo dei baldi trentaquarantenni dalla faccia da sberle, che ancora hanno il coraggio di tatuarsi, che si tengono in forma a suon di steroidi, che si inventano fotogenici davanti allo specchio del bagno, manco fossero ragazzine. Quelli che vanno agli aperitivi in camicia firmata, poi vivono in canotta, che festeggiano gli scudetti manco li avessero vinti loro, quelli che scoppiano i petardi a capodanno, che vanno orgogliosi della propria auto. Quelli che di sicuro hanno il tavolo che balla, ché di libri per aggiustarlo in casa non se ne trovano, quelli che non leggono le riviste del barbiere: quelli che sono usciti dalle riviste del barbiere. Mai dovessi ridurmi cosí, mi si abbatta e si disperdano in mare le mie ceneri, per non dare occasione a fenomeni di culto e apologia.

Interminabili e quotidiani sono i dialoghi cibernetici, la menzogna sempre dietro l’angolo, da parte di lui, di lei, di entrambi, condita da spassosi giochetti per “mettere alla prova” il pretendente digitale, tipo dire che si han figli o che ci si sta per sposare quando non é vero tanto per vedere l’effetto che fa. (E ti posso assicurare che il suo effetto lo fa.) Cosa si perde tempo a fare allora, si scopasse almeno bugie e affini li si potrebbero pure mandar giú, ma cosí… cosa perdono tempo a fare. E fosse solo questo, il bello di tutta la baracca é invece quanto un uomo possa perdere ragione e dignitá al solo pensiero del profumo della.

Per quanto caprone arrapato un masculo possa essere, come puó non accorgersi che l’interlocutrice media ha un set standard di dieci frasi, ed é virtualmente indistinguibile da un robot? Ecco alcune conversazioni carpite dal profilo feisbook di una delle innumerevoli zitelle/divorsiate thai, la donna della mia vita per dieci giorni.

Estratto di tabulato numero uno: il divorsiato neozelandese.

Farang (straniero in Thai): Ciao cara, come stai? E’ un periodo di grandi cambiamenti qui: ho portato a riverniciare l’auto oggi!

Thai: Tu ok?

F: Sí, e tu?

T: Sono triste, mi manchi.

F: Anche tu mi manchi, sai, la sera, quando siedo fuori nella mia veranda, a guardare le stelle…

T: Cosa posso fare?

F: Come?

T: Tu ok?

F: Sí, peró, non voglio che pensi male di me, ma vorrei tanto stendermi nudo nel tuo letto, accanto a te.

T: Perché.

F: Perché no?

T: Cosa vuoi?

F: Ecco, io… scusa, non volevo.

T: Mi manchi, cosa posso fare.

(Nota: durante la revisione critica di tale colloquio T negava di conoscere il significato delle espressioni “grandi cambiamenti”, “riverniciare”, “veranda” e “stendersi nudi nel letto accanto a qualcuno”.)

Estratto di tabulato numero due: il giovanotto indiano.

…(sei mesi di giornalieri contatti)…

F: Sei una brava ragazza.

T: Tu sei un bravo ragazzo.

F: Peró non sono un buon ragazzo per te, non va bene, devi trovare un buon uomo per te, per sposarti.

T: Tu ok?

F: Sí.

T: Sicuro?

F: Sí, ma vedi, tu hai bisogno di un uomo che si prenda cura di te, mentre io non posso.

T: Dici mi ami, ma mi ami o non mi ami?

F: Io ti amo, sei una ragazza tanto brava e buona.

T: Perché.

F: E bella anche.

T: Sicuro?

F: Sí, sei molto bella, e brava.

T: Cosa vuoi?

F: Mio padre. Mio padre é morto, un attacco di cuore, e prima di morire mi ha detto: non ti puoi sposare con una donna thai, non sono buone, ti devi sposare con una donna indiana. Io so che tu sei buona, ma é mio padre, lo devo rispettare.

T: Tu ok?

F: Sí, ma capisci, mio padre é morto, lui vuole che sposo una donna indiana.

Si intromette perplesso italiano, che chiede a giovane Thai: posso rispondere io a questa? La giovane Thai acconsente, fidandosi e sbagliandosi.

Giovane italiano nelle vesti di giovane Thai: Bello, ecchettefrega, adesso che il vecchiaccio é morto, chi cazzo glielo va a dire con chi ti sposi, i vermi?

F: Mio padre é molto importante per me, tu non capisci.

Di nuovo giovane Thai: Tu ok?

F: Sí, sei arrabbiata?

T: Mi manchi, cosa posso fare.

6 thoughts on “Bla Bla Man

  1. ”la donna Thai interessata alla sicurezza finanziaria – e non c’é nulla di male, figli dei fotoromanzi – alla sicurezza dicevo che facilmente un marito occidentale puó offrire”

    peccato che la meta’ di queste donne che lasciano il loro paese(se non piu’ ) vengono trafficate negli Uk (e nel resto d’Europa) e sono exploited sessualmente in bordelli o per le strade, dove gli uomini occidentali (incluso gli italiani) sono i clienti. Magari imparale tu (copy and paste da google translate?) qualche frase e spiegale che, se qualcuno se la sposa senza manco conoscerla e la porta in Europe , qualcosa sotto ci cova nel 98% dei casi . io sono una qualified Social Worker in domestic violence e ne vedo di tutti i colori, End of my rant!
    grazie del post! saluti e abbracci !

    • e che non lo so, io ci ho provato a spiegare che le premesse non promettono nulla di buono macché, mica serve a niente. per non parlare del fatto che nell’altro 2% a rimetterci é l’ometto, perché sembra che in certi contesti l'”amore” sia un gioco che per forza deve avere un vincitore e un perdente. di quel ch’ho visto ne avrei di che raccontare per altri 20 post, cosa che non faró ovviamente. se ti va si puó continuare en privé (che onore)

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